
Chi è iscritto sui social network? Quali sono i suoi effetti sfavorevoli? I social media sono utilizzati quotidianamente dalle persone, da appena svegli a prima di andare a dormire, sono parte integrate della vita degli utenti. Diventano sempre più numerosi ogni anno, ognuno con la propria caratteristica, ma i più utilizzati sono Instagram, Twitter, Facebook, Tik Tok e YouTube.
Quando un soggetto è gratificato, vengono attivate nel cervello le aree che producono dopamina, dunque avviene una ricompensa e l’individuo associa l’attività gratificante a un comportamento positivo, così da avere un rinforzo positivo. Questo come può essere legato ai social network? L’utente riceve notifiche inerenti a like, messaggi, commenti, tag e storie dai social ed esse sono ricompense istantanee derivanti da più persone poiché riceve attenzione e per questo è gratificato: ciò si traduce in scariche di dopamina. Per tale motivo, l’utente è sempre più motivato nel ricevere notifiche fino ad entrare in un circolo che lo porta a regolare il cervello secondo questo rinforzo positivo. In poche parole, i feedback derivanti dai social network sono come una siringa di dopamina iniettata.
Il problema deriva quando l’uso non è nella norma ma diventa malsano. In quest’ultimo caso, i social network forniscono agli utenti ricompense che non riceverebbero nella vita reale, dunque fondano la propria vita su di essi. Il termine “fondano” viene usato volutamente poiché, per tali individui, la propria quotidianità viene vissuta sui social network, andando ad escludere hobby, impegni scolastici e/o professionali e vita relazionale. L’uso malsano viene definito come dipendenza dai social network (SNS), ovvero un utilizzo eccessivo e compulsivo dei social network. Si parla di vera e propria dipendenza, infatti, come per le altre dipendenze, ad esempio uso di droghe, alcol o gioco d’azzardo, vi sono i seguenti fattori: modifica dell’umore, salienza dei dispositivi utilizzati, maggior tempo di utilizzo (tolleranza), resistenza nell’interrompere il loro utilizzo (astinenza), problemi relazionali e personali (conflitto) e ricaduta celere nel loro uso dopo un periodo di astinenza.
La dipendenza dai social network è favorita da fattori disposizionali, socioculturali e di rinforzo comportamentale. Dalle ricerche emerge che i fattori disposizionali correlati alla dipendenza sono: sentirsi soli, contatto sociale e bisogno di appartenenza ma anche ad alcune cognizioni di base, ossia schemi, aspettative e convinzioni. Per quanto riguarda i fattori socioculturali, dinamiche familiari e culturali possono portare gli individui ad imitare o a sentirsi sotto pressione, per cui tali fattori potrebbero portare ad una maggiore predisposizione ad un uso malsano dei social network. Un ulteriore fattore di predisposizione deriva dal rinforzo comportale, ovvero feedback positivi e rilevati possono incoraggiare gli utenti ad avere un uso compulsivo dei social media; d’altro canto, anche feedback negativi da parte della vita reale incentivano gli utenti ad evitare tali feedback e a focalizzarsi maggiormente alla vita digitale.
Vi sono diversi interventi che si possono attuare per prevenire la dipendenza dai social network o per aiutare l’utente con SNS ad uscirne. Una prima strategia è rappresentata dagli interventi di auto-aiuto attraverso l’utilizzo di app che vanno a imporre un limite temporale dei social network o tecniche per gestire le emozioni e di rilassamento. Un’altra strategia è quella terapeutica, dunque svolgere percorsi di terapia per poter attuare strategie di coping e trovare un nuovo equilibrio così da distaccarsi dai social media. Altre strategie riguardando interventi a livello professionale o scolastico attraverso corsi e incontri che trattano del tema della dipendenza dei social network e prevenirla.
Ricapitolando, si può affermare che i social network permettono di liberare dopamina e rinforzarne il comportamento, grazie ai feedback ricevuti con like, messaggi, stories e commenti. Il tempo di utilizzo cresce sempre più, ma non è questo a determinarne la dipendenza, bensì serve una disconnessione con la vita reale, un isolamento relazionale e professionale/scolastico. Sono diversi i fattori che possono predisporre un utente a diventare dipendente, ma si può prevenire con applicazioni istallate e a radicare un maggior legame con la realtà.
Bibliografia:
Andreassen, C.S. (2015). Online Social Network Site Addiction: A Comprehensive Review. Current Addiction Reports, 2, 175-184.
https://www.milanopsicologo.it/social-network-addiction/
https://www.addictioncenter.com/drugs/social-media-addiction/
Articolo a cura del Dott.ssa Giulia Ferraro
Laureata in Psicologia sociale, del lavoro e delle organizzazioni
Ferraro-giulia@hotmail.com