
Come anticipato nell’articolo di lunedì “La malattia dei tic – Sindrome di Tourette e stigma sociale”, si tratta di una patologia che comporta la ripetizione di attività incontrollate (strizzare gli occhi, emettere versi, muovere improvvisamente gli arti). Spesso i tic coinvolgono comportamenti socialmente inappropriati, come la produzione di frasi volgari e parole oscene che diventano motivo di disagio e derisione.
Se conosci qualcuno con la Sindrome di Tourette, ecco dunque alcuni consigli per scongiurare scomodi momenti di imbarazzo:
- evita di commentare o sottolineare i tic, questo potrebbe creare disagio ed esacerbarne la frequenza a causa dell’agitazione;
- quante informazioni conosci in merito a questa patologia? Non fermarti alla prima impressione ma approfondiscine le caratteristiche;
- nessuna offesa: la produzione dei tic è incontrollata. Parolacce o espressioni volgari non sono mai intenzionali;
- comportati in maniera naturale, non sforzarti di evitare riferimenti alla patologia e tenta di conoscere senza giudicare.
Un atteggiamento non giudicante può aiutare queste persone a coltivare relazioni sociali contribuendo a migliorarne la qualità di vita.
Bibliografia:
https://culturaemotiva.it/2019/sindrome-di-tourette-una-lotta-con-se-stessi/
https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/s/sindrome-di-tourette#:~:text=La%20sindrome%20di%20Tourette%20%C3%A8,pu%C3%B2%20persistere%20in%20et%C3%A0%20adulta.
https://www.univadis.it/viewarticle/la-sindrome-di-tourette-e-i-tic-non-solo-farmaci-ma-anche-educazione-sociale
Articolo a cura della Dott.ssa Sabrina Di Pumpo
Laureata in Psicologia Clinica e della Salute
sabrina.dipumpo@libero.it