
“Ognuno è amico della sua patologia”
Alda Merini
Nell’articolo precedente sono stati esplorati gli aspetti psico-sociali che fanno da sfondo alla comunemente nota “malattia dei tic”.
Ma quali sono, complessivamente, i sintomi che la Sindrome di Tourette comporta? In aggiunta ai tic (motori o vocali), i soggetti affetti da questa patologia possono presentare una varietà di disordini comportamentali: alterazioni del sonno, difficoltà di concentrazione, fluttuazioni dell’umore, isolamento sociale.
In particolare, alla patologia possono sovrapporsi ulteriori condizioni: non è raro infatti che questi pazienti presentino un disturbo ossessivo compulsivo (si tratta di una sindrome psichiatrica che implica la presenza di pensieri ossessivi e di rituali ripetitivi), ma anche un deficit di attenzione e/o iperattività (con conseguenti difficoltà di concentrazione e controllo degli impulsi).
Tuttavia, solo in rari casi la sintomatologia coinvolge tutte queste manifestazioni: molto più spesso si tratta di casi di lieve entità, nei quali si assiste a tic motori poco numerosi e limitati alle zone del viso, degli occhi e delle spalle.
Ma come si generano questi tic e cos’è che li scatena?
Le cause della sindrome sono ancora quasi completamente sconosciute, quello che sappiamo è che sono in qualche modo coinvolti i gangli della base: si tratta di una piccola area collocata nella profondità del cervello responsabile del controllo motorio che agisce come una sorta di freno inibitore.
Dunque, dopo aver scoperto quali sintomi implica la Sindrome di Tourette e perché, a quale figura dovrebbe rivolgersi una persona che sospetti di esserne affetta? Diversi specialisti possono contribuire alla diagnosi: lo psichiatra, ma anche il neurologo e lo psicologo. Tuttavia, non esistono test specifici che permettano di diagnosticare la patologia; l’unico strumento efficace in questo senso è l’osservazione diretta del comportamento: spesso è caldamente consigliato di raccogliere mediante videoregistrazione le manifestazioni della patologia nella quotidianità e mostrarle allo specialista.
In conclusione, il quadro clinico che questa condizione presenta è piuttosto articolato, denso di criticità non solo dal punto di vista psico-sociale, ma anche sintomatologico. Questi aspetti possono contribuire a influenzare la qualità di vita di chi ne è affetto, per questo è essenziale avvicinarsi con delicatezza alla loro realtà, stando attenti a non sovraeccitarli attraverso numerosi stimoli per evitare di alimentare la perdita di controllo che hanno sul proprio corpo e la loro tendenza all’iperattività.
Bibliografia:
https://www.pazienti.it/contenuti/malattie/sindrome-di-tourette#cs_1
https://www.aidaiassociazione.com/cose-ladhd/
https://www.ospedalemarialuigia.it/doc-disturbi-correlati/disturbo-ossessivo-compulsivo/
https://stomatidarioneurologia.jimdofree.com/pagine-scientifiche/disturbi-del-movimento/sindrome-di-tourette/
Articolo a cura della Dott.a Sabrina Di Pumpo
Laureata in Psicologia Clinica e della Salute
sabrina.dipumpo@libero.it