
Nella battaglia individuale contro il tumore, la componente psicologica è fondamentale.
Mimmo Candito
Il tumore è la seconda patologia più diffusa che può portare alla morte e arreca conseguenze da non sottovalutare anche a chi riesce a sconfiggerlo. Esso è caratterizzato da una proliferazione incontrollata di cellule, le quali possono propagarsi nel resto del corpo. L’aspetto cruciale è il tempo: oggi, grazie alle campagne di prevenzione e al progresso si riescono a diagnosticare e ad effettuare terapie a coloro che sono affetti da questa patologia.
I tumori possono essere di diverse tipologie quindi gli specialisti possono variare in base alla tipologia presente. Un aspetto da non sottovalutare è che gli specialisti lavorano in equipe affinché il paziente possa percorrere un percorso terapeutico sostenuto e aiutato dai familiari, amici e professionisti validi. Generalmente, i professionisti presenti sono: oncologi, radioterapisti, radiologi, patologi, chirurghi e chirurghi plastici, fisiatri, psicologi e tanti altri.
Ma quali sono le fasi che devono affrontare i pazienti? Anche se le tipologie possono variare, esse sono tutte accomunate da fasi uguali. Andiamo ad analizzarle.
La prima fase comprende tutti quei fattori e momenti che porta il soggetto a contattare una struttura o un centro per farsi controllare ed effettuare un test. In tale fase, si è esposti a diverse emozioni e sensazioni come ansia, angoscia, imbarazzo, vergogna e paura.
Successivamente, si passa alla vera e propria diagnosi: momento cruciale per l’individuo il quale è circondato da sentimenti di angoscia e paura, ma anche da curiosità e ottimismo. L’obiettivo principale della diagnosi è identificare il prima possibile il tumore, o ciò che sia, in modo da avere una maggiore percentuale di cura e sopravvivenza e minor impatto negativo possibile.
In seguito, si passa a un percorso di cura qualora la diagnosi e altre visite accertino la presenza del tumore; in questo caso, l’equipe informa il paziente di tutti i limiti, contro-indicazioni, vantaggi, possibili scelte e conseguenze. In questo momento, ancora più di altre, è fondamentale sottolineare quanto sia necessaria la motivazione e il mood dell’individuo poiché ciò può influenzare l’andamento del percorso terapeutico. Le terapie messe in attopossono essere le più variegate: radioterapiche, chirurgiche, mediche, psicologiche, psicoterapeutiche, psichiatriche e così via, in base alla tipologia, alla diffusione, al sito e all’aggressività del tumore.
L’andamento delle terapie dipende dalla risposta del paziente, il quale è sottoposto a controlli periodici anche dopo la fine delle cure. Il tumore, purtroppo, trascina con sé gli individui per molto tempo, anche chi lo ha sconfitto, poiché potrebbe ripresentarsi con alte probabilità.Durante le fasi, l’equipe, il lavoro di squadra tra i vari professionisti è essenziale e, soprattutto in questo caso, ciò ricade in positivo e/o negativo sul paziente e sulle conseguenze che la patologia gli reca.
In conclusione, si può affermare che il tumore può essere di vario tipo, forma e caratteristica ma ciò che non differisce è l’impatto violento nella vita delle persone e le fasi che esse devono affrontare: contatto con centri o professionisti, diagnosi, trattamento e visite di controllo. In ogni fase, il vissuto emotivo dei pazienti è il fulcro attorno a cui ruota il benessere psico-fisico e l’andamento delle cure.
Bibliografia:
https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/c/cancro-generalita
https://healthy.thewom.it/salute/classificazione-tumori/#:~:text=I%20tumori%20possono%20essere%20classificati,stomaco%2C%20intestino%2C%20%E2%80%A6).
https://www.ospedaleniguarda.it/cancer-center/news/leggi/tumore-al-seno-percorso-di-diagnosi-e-cura
http://www.laurapedrinellicarrara.it/argomenti-di-psicologia/psicologia-oncologica-patologie-organiche-gravi/il-vissuto-emozionale/
A cura della Dott.a Giulia Ferraro
Laureata in Psicologia sociale, del lavoro e delle Organizzazioni
Ferraro-giulia@hotmail.com