
Recenti studi hanno evidenziato che in tutto il mondo circa 50 milioni di persone sono affette da Demenza e si stima che questo numero possa arrivare a 52 milioni entro il 2050.
Quando si parla di Demenza ci si riferisce a una condizione di disfunzione cronica e progressiva delle funzioni cerebrali che porta a un declino delle facoltà cognitive della persona e che si verifica prevalentemente in persone con un'età superiore ai 60-65 anni.
La maggior parte delle forme di Demenza è di tipo irreversibile: esse possono derivare da malattie degenerative del cervello o da disturbi patologici a carico di altri apparati e organi.
Generalmente quattro, sono le forme di demenza che si riscontrano maggiormente:
1) Il morbo di Alzheimer: è la prima causa di demenza nel mondo. Si tratta di una malattia neurodegenerativa, progressiva e irreversibile che causa il deterioramento e l’indebolimento (atrofia) di alcune aree del cervello. La malattia si manifesta in maniera differente da persona a persona ovvero alcuni sintomi possono manifestarsi prima di altri. Il paziente che soffre del morbo di Alzheimer manifesta:
- Disorientamento spazio-temporale: queste persone non si rendono conto di dove sono e di dove stanno andando
- Disturbi della memoria anterograda: la persona ha difficoltà a ricordare eventi dopo la comparsa della patologia
- Difficoltà di concentrazione e attenzione: non riescono a mantenere l’attenzione su ciò che stanno facendo in quanto si distraggono facilmente da ciò che li circonda.
- Progressiva perdita dell’autonomia cioè man mano che la patologia progredisce queste persone necessiteranno di una maggiore assistenza anche per le attività quotidiane come mangiare, lavarsi.
2) La Demenza vascolare: è la seconda causa di demenza nel mondo. Si tratta di un deterioramento cognitivo acuto o cronico dovuto a infarti cerebrali diffusi o focali che sono correlati la maggior parte delle volte a una malattia cerebrovascolare. Il paziente che soffre di Demenza vascolare presenta:
- Difficoltà nella deambulazione (equilibrio e spostamento)
- Perdita di memoria
- Difficoltà ad iniziare azioni o compiti
- Pensiero rallentato
- Deficit di linguaggio
- Cambiamenti di umore e di personalità.
A differenza dell’Alzheimer, nella demenza vascolare la perdita della memoria NON è il sintomo principale.
3) La Demenza frontotemporale (DFT): è una forma rara di demenza che provoca una degenerazione progressiva dei lobi cerebrali frontali e temporali. Se la degenerazione colpisce i lobi frontali si manifestano:
- Cambiamenti nel comportamento
- Alterazioni dell’emotività e della personalità cioè il soggetto può presentare ripetuti sbalzi d’umore nella stessa giornata.
Se la degenerazione colpisce i lobi temporali si manifestano difficoltà a riconoscere gli oggetti, a esprimersi e a comprendere il linguaggio.
4) Demenza a Corpi di Lewy: oltre ad essere una delle cause più conosciute di demenza che si manifesta con la progressiva perdita delle capacità cognitive è anche considerata un “Parkinsonismo atipico” poiché comprende alcuni disturbi motori tipici della malattia di Parkinson quali tremori, rigidità, bradicinesia e disturbi dell’equilibrio. Inoltre insorgono difficoltà nella programmazione nell’organizzazione, nell’adattabilità e nella motivazione. Rispetto al Parkinson, nella demenza a Corpi di Lewy il decadimento cognitivo si manifesta fin dall’inizio cioè ancora prima dei disturbi del movimento.
In conclusione, è importante sottolineare che queste sono solo delle linee guida che consentono di capire in maniera del tutto generale con quale tipo di demenza si ha a che fare. Per comprendere più nel dettaglio le demenze e per una vera e propria diagnosi è fondamentale rivolgersi a degli specialisti (neurologo, neuropsicologo) cioè figure che sapranno non solo identificare il tipo di demenza ma anche formulare una terapia mirata.
Bibliografia
- https://novilunio.net/le-forme-piu-comuni-di-demenza/
- https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/malattie-neurologiche/delirium-e-demenza/demenza-vascolare
- www.epicentro.iss.it/demenza/
Articolo a cura della Dott.a Marta Fiore
Laureata in Psicologia Clinica e della Salute
E-mail: martafiore1992@gmail.com