
La sordità è la perdita della capacità uditiva dovuta da disfunzioni o lesioni dell’apparato uditivo. Le cause che possono portare alla sua insorgenza sono: ereditarie, congenite, acquisite (traumi, tumori, infezioni, patologie, disturbi neurologici).
I sintomi della sordità possono apparire in maniera differente in base alla causa della sua comparsa. Il deficit uditivo, infatti, può comparire sia all’improvviso sia in maniera graduale. Genericamente, i primi segni della malattia sono:
· difficoltà nel seguire i discorsi
· percezione dei suoni come lontani
· difficoltà nel distinguere suoni lievi
· vertigini
La presenza di tali sintomi può variare in base alla gravità del disturbo. Esso può presentarsi con gradi di severità differenti: sordità lieve, media, medio-grave, grave, gravissima.
Le tipologie di sordità sono varie, si parla di anacusia quando ad essere colpito è solo un orecchio mentre si parla di cofosi quando vi è una perdita completa e bilaterale dell’udito. L’ipoacusia, invece, è una condizione che si verifica quando non si distinguono bene i suoni o le parole, può colpire una o entrambe le orecchie e si verifica soprattutto nelle persone anziane a causa dell’invecchiamento.
Secondo l’Oms, la sordità colpisce circa il 5% della popolazione mondiale. In alcune aree geografiche degli Stati Uniti, la popolazione sorda è più numerosa di quella udente. In queste zone, le persone con tale deficit sono perfettamente integrate all’interno della comunità che si è organizzata per rispondere alle esigenze di coloro affetti da sordità. In altre realtà, la sordità è un vero e proprio handicap poiché porta a limitazioni nella vita sociale e relazionale.
Difatti, l’udito è uno dei cinque sensi che il corpo umano possiede. Attraverso di esso, l’uomo, è in grado di captare e trasmettere i suoni che lo circondano, riesce a relazionarsi con il mondo e i propri simili sviluppando competenze sociali e relazionali.
Le persone sorde vivono in una condizione di isolamento a causa del deficit e della poca attenzione che viene rivolta ai propri bisogni quotidiani. Spesso,queste persone rinunciano a tutti quei contesti in cui c’è un’interazione sociale proprio perché non riescono a sostenere una conversazione. Di conseguenza, ciò le porta a sentirsi escluse e frustrate.
Per di più, queste persone presentano una difficoltà nel riconoscere gli stati emotivi perché non riescono a cogliere le inflessioni del tono della voce.
Il fatto di non riuscire a sentire la musica, i suoni, non cogliere il significato di una conversazione ha ricadute psicologiche rilevanti. Infatti, non è raro che i disturbi dell’udito siano associati ad una qualità di vita più bassa e da disturbi psicologici quali depressione e ansia.
Dunque, per fronteggiare queste difficoltà sarebbe opportuno supportare le persone con disabilità uditiva e creare dei contesti che favoriscano l’integrazione sociale.
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Articolo a cura della Dott.a Chiara Ascenzo
Laureata in Psicologia Clinica e della Salute.
E-mail: chiara.asc98@gmail.com