
La giovane età adulta, come abbiamo visto nel precedente articolo, è caratterizzata da diversi aspetti che fanno riferimento ad un unico denominatore che è l’incertezza. Il periodo si caratterizza principalmente per l’instabilità, emozioni intense e transizione che portano a ridefinire la propria identità. Da questa crisi si può uscire in due modi: in maniera ottimistica quindi riuscendo ad affrontarla e crescendo interiormente; altrimenti un epilogo più triste può essere quello che vede come protagonisti una diminuzione dell’autostima e insorgenza di sintomi depressivi che possono portare all’assunzione di comportamenti e gesti disfunzionali.
La causa di tutto ciò potrebbe essere attribuita alla società e alle reti familiari che spesso, anche involontariamente, esercitano una forte pressione sui giovani che sentono, così, il dovere di rispondere a tale domanda attuando la politica del fare, senza avere la possibilità di chiedersi se quello che stanno compiendo è realmente ciò che vogliono. La crisi aumenta maggiormente se, pur facendo, questo non viene “ripagato” a dovere, creando quindi un ulteriore squilibrio nella vita del giovane adulto.
È perciò importante che chi si trova a vivere questo momento di vita, sia spronato ma allo stesso tempo compreso ed aiutato. Negli ultimi anni si è registrato un aumento del compimento di gesti estremi da parte di giovani adulti, dovuti a crisi identitarie e sociali; questo dovrebbe stimolare a mettersi dalla loro parte, incoraggiando a chiedere aiuto senza avere paura e sentirsi dei perdenti per averlo fatto.
Cercare sostegno a chi sta vicino o rivolgersi ad un professionista del settore psicologico può essere un ottimo punto di partenza per provare a trovare le risposte a quelle domande che ogni giorno un giovane adulto può rivolgere a sé stesso. Il percorso potrà avere un tempo maggiore ma quasi sicuramente ci sarà un finale lieto.
Per approfondimenti:
https://www.stateofmind.it/2022/04/crisi-quarto-vita-giovani-adulti/
Articolo a cura della Dott.a Martina Forestieri
Laureata in Neuroscienze cognitive
Martina.forestieri@outlook.it