“L’amore è chimica di elementi, logica simbiosi, poli che si toccano, naturale biologia di esistenze che si moltiplicano”
Tania Scavolini

La sindrome di Couvade è un disturbo psicologico che vede protagonisti alcuni uomini che stanno per diventare padri. Esso non è un evento legato ai tempi di oggi ma era già presente nella letteratura antropologica (Frazer, 1910); la descrizione è di due tipi:
- La Couvade Pseudo-materna ossia la simulazione del parto da parte dell’uomo.
- La Couvade Dietetica che consiste nell’adottare un regime alimentare dietetico come se il padre fosse unito al bambino da un legame unico e di conseguenza come se tutti i suoi atti potessero influire sul bambino, favorendolo o danneggiandolo. Lo scopo era quindi preservare la salute fisica di esso.
Attraverso i “riti della Couvade”, l’uomo manifesta alcuni comportamenti presenti nella partner partoriente che sta dando alla luce un bambino, come se venisse espressa la partecipazione emotiva alla gravidanza e si cercasse di “prevenire” la gelosia per le capacità generative femminili o per esprimere possibili disagi legati alla paternità.
Tutto ciò ha, quindi, lo scopo di aiutare il futuro padre ad aumentare la sua partecipazione alla gravidanza in maniera attiva.
Nella nostra cultura, tale sindrome è caratterizzata, a livello somatico, da mal di testa, mal di schiena, mal di denti, disturbi gastrointestinali (nausee e vomito), perdita o aumento dell’appetito.
Tali sintomi, in genere, si manifestano durante il primo trimestre della gravidanza, nel terzo mese per poi riacutizzarsi intorno all’ultimo mese di gravidanza.
Gli uomini che sperimentano tali sintomi non hanno idea del legame esistente tra i loro sintomi e il parto della compagna ma, soprattutto, non si rivolgono ai medici per la sintomatologia riscontrata come se fossero destinati a soffrire inevitabilmente (Trethowan,1969).
Le cause di questo disturbo non sono ancora state rintracciate dagli esperti, ma potrebbero esserci delle spiegazioni valide, tra cui gli squilibri ormonali, l’eccessiva empatia per la compagna, ansia e stress o la gelosia per la gestazione. Infatti, è possibile che, inconsciamente, un uomo che soffre della sindrome di Couvade sia invidioso della compagna, in particolare delle sue capacità di riproduzione, o che sia geloso delle attenzioni verso il nascituro, che potrebbe sottrargli la propria partner.
Proprio a causa di questa gelosia potrebbe insorgere tale disturbo, in quanto si cerca inconsciamente di attirare l’attenzione.
In conclusione, possiamo quindi affermare che la sindrome di Couvade nonostante tutte le problematiche che comporta nei giovani padri non risulta pericolosa ma sembra essere correlata al passaggio da un periodo di vita a un altro.
Per approfondimenti:
- Frazer G. (1910): Totemins and exogamy. London, McMillan.
- Trethowan W. (1969): La sindrome de la couvade. Nouvelles observations. Journal of Psycosomatic Research, 12, 107-115.
- Benvenuti P. (2007): Psicopatologia nell’arco di vita. Firenze, Seid Editori.
Articolo a cura della Dott.ssa Chiara Iarussi,
Laureata in Psicologia Clinica e della salute.