“Le mie abilità sono più forti
delle mie dis-abilita”
Robert Hensel

La Sclerosi Multipla è una patologia neurodegenerativa che compromette il sistema nervoso centrale e può determinare l’arresto dei segnali tra il cervello, il midollo spinale e i nervi ottici, sviluppando una serie di sintomi. Il sistema immunitario colpisce la guaina mielinica ossia uno strato isolante che circonda le cellule nervose e determina un aumento dell’infiammazione e, di seguito, il danno.
Questa patologia, può insorgere a qualsiasi età, anche se è stata maggiormente diagnosticata tra i 20 e i 40 anni e colpisce prevalentemente il genere femminile.
Esistono varie forme di Sclerosi Multipla:
· Sclerosi multipla a decorso recidivante-remittente: la maggior parte dei pazienti con SM presenta questa forma; manifesta episodi acuti di malattia anche definiti “pousse” o “ricadute” che si presentano nell’arco di ore o giorni.
· Sclerosi multipla secondariamente progressiva: si presenta come evoluzione della forma recidivante-remittente ed è rappresentata da una disabilità durevole che si sviluppa progressivamente nel corso del tempo.
· Sclerosi multipla primariamente progressiva: è caratterizzata dalla presenza di un peggioramento dei sintomi.
· Sclerosi multipla a decorso progressivo con ricadute: si presentano episodi acuti di malattia, che portano ad un insufficiente recupero dopo l’episodio.
Inoltre, i disturbi che scaturiscono dalle varie forme di SM sono:
· Fatica;
· Disturbi visivi;
· Disturbi intestinali;
· Disturbi della sensibilità come la scomparsa del tatto e perdita della capacità di comprendere la temperatura (il formicolio e bruciore);
· Disturbi sessuali;
· Disturbi della coordinazione e del movimento come la difficoltà di controllare un movimento volontario (camminare);
· Depressione;
· Disturbi cognitivi come attenzione, ragionamento, memoria e percezione.
Soffermandoci sui disturbi cognitivi,l’abilità che risulta maggiormente deficitaria nei pazienti con SM è la memoria; infatti, le persone affette da SM presentano difficoltà nell’apprendere nuove informazioni, nel riconoscere gli oggetti e inoltre, hanno scarsa capacità di individuare le caratteristiche di uno stimolo/oggetto, ad esempio la sua posizione nello spazio o la sua forma. Inoltre, da vari studi è emerso che i pazienti con SM hanno difficoltà a svolgere i compiti che richiedono l’elaborazione delle informazioni: un esempio può essere associare il numero corrispondente ad ogni simbolo, questo dipende dalla diminuita velocità con cui il cervello riesce a trattenere tali informazioni per un breve periodo di tempo ed infine hanno difficoltà nell’eseguire compiti che richiedono un’attenzione elevata per un lungo intervallo di tempo a differenza di compiti semplici che vengono svolti con facilità.
Per concludere,è importante sottolineare che i deficit cognitivi sopra elencati possono portare allo sviluppo di altri disturbi quali l’insonnia o la depressione influenzando negativamente la qualità della vita degli individui con SM. Ecco perché è fondamentale valutare quanto prima la gravità di tali disturbi per individuare una possibile diagnosi da far osservare ai pazienti. Per il trattamento dei disturbi cognitivi si consiglia dunque una terapia medica e un programma di Cognitive Remediation Therapy (CRT).
La Cognitive Remediation Therapy, è un trattamento psicologico che ha l’obiettivo di migliorare il profilo cognitivo di pazienti con patologie neurodegenerative.
In conclusione possiamo affermare che è importante rivolgersi ad un professionista, nel momento in cui emergono i primi campanelli di allarme, per poter valutare e fare una diagnosi certa. E’ opportuno seguire un percorso di psicoterapia nel trattare i disturbi depressivi nella SM. La psicoterapia individuale o di gruppo, aiuta i pazienti ad esprimere le emozioni negative, portando il paziente stesso ad essere consapevole della propria condizione di malattia.
Bibliografia:
· Ladavas E, Berti A (1999) Neuropsicologia. Il Mulino, Bologna, p.83
· Ferreira MLB (2010) Cognitive deficits in multiple sclerosis. A systematic review. Arq Neuropsychologia.
Articolo a cura della dott.ssa Simona Coccia
Laureata in Psicologia clinica e della salute
simonacoccia1990@gmail.com