
“Io tengo il soggetto della mia indagine costantemente davanti a me ed aspetto fino a quando i primi albori si sviluppano gradualmente poco a poco fino a diventare una luce chiara e piena.”
SIR ISAAC NEWTON
Se ti chiedessi a cosa ti fa pensare la lettera “A” cosa mi risponderesti? Difficilmente, penso, “Amnesia, Afasia, Agnosia e Aprassia”vero? Eppure, nella forma di demenza più comune, in queste” A “ si raggruppano i sintomi riguardanti la sfera cognitiva, sfera che la demenza aggredisce particolarmente.
Provo ad illustrarti queste “quattro A”!
· Amnesia:incapacità di ricordare. È uno tra i sintomi più noti ed evidenti che la malattia manifesta. Ad essa si associa anche la difficoltà di ricordare e/o apprendere nuove informazioni.
· Afasia,ovvero incapacità di comprendere e elaborare parole e frasi seppure brevi. Segno secondo il quale i pazienti che soffrono di demenza presentano una sempre maggiore alterazione e difficoltà nell’uso del linguaggio verbale e scritto.
· Agnosia, incapacità di riconoscere gli oggetti. Per via di questo deficit nei soggetti malati si presenta un senso, sempre più spesso purtroppo, di smarrimento e disorientamento.
· Infine, per Aprassia ci si riferisce all’incapacità nel compiere correttamente dei movimenti, tanto tramite l’utilizzo e la manipolazione di oggetti quanto nell’eseguire movimenti liberi.
Il mio intento è stato quello di “presentartele”, sperando di aver suscitato un briciolo di interesse, così da renderti autonomo nel riconoscere eventuali “campanellini d’allarme” in quei comportamenti che prima ritenevi solo bizzarri.
In caso tu riconoscessi alcuni segni clinici, questo potrebbe indurti ad attivare un percorso diagnostico efficace, andando a rallentare il declino cognitivo.
Purtroppo, Il “mostro” della demenza è particolarmente infimo e subdolo; si presenta con vesti sempre diverse da soggetto a soggetto.
La “Medicina” sta lavorando costantemente per conoscerlo sempre meglio, studiandolo, così da poterlo rendere “curabile”.
L’informazione e la divulgazione di nozioni resta sempre la prima arma che si sceglie di usare. Qualcuno di molto saggio, infatti ci disse che è il “sapere” a renderci realmente liberi.
Bibliografia
https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/tools-della-salute/glossario-delle-malattie/alzheimer
https://spezzalindifferenza.it/alzheimer-la-malattia-delle-quattro-a
https://www.alzheimerbasilicata.it/fasi-e-sintomi
Articolo a cura della Dott.ssa Zampetti Teresa
Laureata in Psicologia Clinica e della Salute
zampettiteresa@gmail.com