
Dopo aver visto e approfondito la tematica della Pet Therapy andiamo a vedere quali potrebbero essere le razze e gli animali più indicati per questa terapia.
Nella Pet Therapy colui che viene più apprezzato, in questo caso, è il cane: essendo generalmente l’animale per eccellenza “amico dell’uomo”, molto empatico e disponibile al contatto con individui che non conosce, è molto più semplice garantire una buona riuscita dell’intervento, in particolare con pazienti molto introversi, o che hanno sviluppato deficit di tipo cognitivo e motorio. Un esempio è l’uso del cane in terapie dove si è al contatto con ragazzi autistici, la quale presenza può essere anche sfruttata per portare sorrisi, oppure svago e vitalità nell’occasione in cui la morte del paziente è vicina.
Le razze che si preferisce avvicinare ai pazienti possono essere i Golden Retriever e il Labrador, che sono tra i cani più amichevoli, docili e predisposti al contatto con i bambini. Però bisogna considerare che ogni animale ha un carattere che lo definisce, perciò non tutti i cani di un certo tipo sono adatti al lavoro che è loro richiesto; l’importanza del contatto con l’operatore del Pet Therapy e il cane è fondamentale proprio per questo motivo. L’educazione di queste creature è, infatti, posta a continue formazioni e test, prima di poterli portare di fronte ai pazienti di interesse. Per esempio, i cani dovranno essere capaci di rispondere correttamente davanti ai rumori forti e improvvisi, deve essere capace di saper gestire lo stress derivante da più utenti con cui entra in contatto.
Terminato il periodo di formazione, questi animali potranno di conseguenza adempiere al loro lavoro con grande efficacia e, soprattutto, potranno essere una chiave di volta che, altrimenti, non si potrebbe avere col semplice contatto umano.
Bibliografia
Articolo a cura di Alessia Spinozzi
Laureanda in Scienze e Tecniche Psicologiche
Email: alessialoxias@gmail.com