Cosa faresti se avessi più tempo?
Una delle più grandi “fortune” che abbiamo è quella di poter decidere che cosa fare del nostro tempo.
Il tempo è la dimensione nella quale si concepisce e si misura il trascorrere degli eventi; e porta alla distinzione tra passato, presente e futuro.
In realtà possiamo distinguere il tempo cronologico ovvero il conteggio dei secondi, dei minuti, delle ore, dei giorni, dei mesi; e il tempo psicologico che riguarda la percezione che ognuno ha del proprio tempo ed è diverso da persona a persona. Il tempo psicologico viene fuori ogni volta che la nostra mente è nel passato non accettandolo o nel futuro quando lo si pensa continuamente. Questo essere intrappolati in queste due dimensioni non ci permette di vivere e assaporare quello che ci accade in quel momento ovvero nel presente.

Per spiegarmi meglio vorrei riportare le parole di Ekhart Tolle, tratte dal libro “Il potere di Adesso”: “Il viaggio della tua vita smette di essere un’avventura e si trasforma nel bisogno ossessivo di arrivare, di realizzare, di “farcela”. Non vedi più i fiori sul ciglio della strada, non ne avverti la fragranza; non sei più consapevole della bellezza e del miracolo della vita che, invece, si manifesta attorno a te quando sei presente nell’Adesso.”
Cosa significa vivere nel presente, nell’adesso?
“Adesso” è un qualcosa che va oltre ogni luogo, ogni spazio ed ogni tempo, all’interno del quale può trovare concreta realizzazione ciò che ognuno ha dentro di sé. Ad esempio per un bambino il tempo può essere il sorriso della madre, avere un giocattolo in mano e toccarlo nelle sue parti, spalancare gli occhi quando viene coccolato.
Per un ragazzo/a il tempo può essere quello dell’attesa; aspettare una chiamata o un messaggio che non arriva, uscire con gli amici, leggere un libro.
Per una persona adulta il tempo è attualizzare i propri progetti di vita, permettersi un viaggio o uno svago, osservare i propri figli crescere, stancarsi nei lavori di casa.
E per un anziano? Per un anziano penso che il tempo sia la cosa fondamentale che gli resta; svegliarsi la mattina e guardare il sole sorgere nella speranza che ci sia ancora un’altra giornata da vivere; guardare un nipote, stringergli la mano e raccontargli come ha conosciuto la nonna; passeggiare nel verde e aspettare il tramonto; ma soprattutto poter investire nel tempo presente senza una pressione di progettualità a lungo termine. L'anziano, più di tutti ha il potenziale di poter vivere al meglio il presente.
Fuggire dai pensieri è sempre la strada più facile da affrontare, implica il fuggire da se stessi che è la cosa più automatica da fare; mentre fermarsi a pensare implica la ragione, il darsi una risposta che non è sempre quella che desideriamo. La cosa giusta, la riposta giusta non sempre coincide con quella che vogliamo, che desideriamo.
Ci capita tante volte durante l’arco di una giornata ripetere a noi stessi: “Non ho più tempo per me”, “ Non mi basta il tempo per fare tutto” ma, in realtà, la cosa più importante è vivere ogni attimo che abbiamo senza lasciarlo passare e chiedersi: “posso tornare ad un minuto fa?”.
Che cos’è il tempo?
E’ un sorriso regalato a sé stessi..
Per approfondire:
Stefan Klein. Il tempo. La sostanza di cui è fatta la vita. 2015 Bollati Boringhieri.
F. Farina. Viaggi nel tempo. 2016 Editore Einaudi.
Eckhart Tolle. Il potere di adesso. 2013 Edizioni My life.