Le demenze rappresentano una delle sfide più significative per la società, sia in termini di salute pubblica che di impatto socio-economico. La demenza è una condizione complessa che non influisce solo sulla salute mentale e fisica del paziente, ma anche profonde implicazioni sociali per i caregiver, ovvero la persona che assiste il malato; infatti, il rapporto tra caregiver e paziente è fondamentale e può determinare la qualità della vita di entrambi.
Man mano che la malattia progredisce, i pazienti possono sperimentare difficoltà nelle attività quotidiane, che richiedono un'assistenza costante. Questa necessità di supporto crea una nuova dinamica sociale che può influenzare profondamente le relazioni familiari, sociali e risorse comunitarie; i pazienti possono sentirsi esclusi dalle interazioni sociali, il che può provocare emozioni negative come depressione e ansia. Questo isolamento può aggravare i sintomi della demenza, creando un circolo vizioso che porta ad una maggiore solitudine e ad un deterioramento della qualità della vita. Inoltre, i pregiudizi e la stigmatizzazione attorno alle demenze possono portare ad un'esclusione sociale: spesso, le persone sane possono essere reticenti a interagire con chi ha la malattia, per paura di non sapere come comportarsi oppure per preoccupazione riguardo al comportamento imprevedibile può accompagnare la malattia, portando, inevitabilmente, ad una minore integrazione delle persone con demenze nella vita sociale.
Le famiglie svolgono un ruolo cruciale nel supporto delle persone con demenza, in particolare il caregiver. Il caregiver è colui che fornisce assistenza e supporto ad una persona con una malattia cronica, come la demenza; questo ruolo può essere assunto da familiari, amici o professionisti, e richiede dedizione, simpatia e competenza. Le responsabilità quotidiane del caregiver possono includere:
- assistenza personale, ovvero aiutare il paziente nelle attività quotidiane come lavarsi, vestirsi e mangiare;
- gestione della salute, monitorando le condizioni mediche e gestendo i farmaci;
- supporto emotivo, cioè, offrire conforto e compagnia, affrontando le sfide emotive associate alla malattia.
Quindi, i caregiver sono spesso i principali punti di riferimento per il paziente, essendo coinvolti in molteplici aspetti della loro vita quotidiana, dalla gestione dei farmaci al supporto emotivo. Tuttavia, questa responsabilità può essere opprimente, in quanto, spesso i caregiver devono affrontare l'isolamento sociale, la fatica emotiva e fisica e le difficoltà economiche. Inoltre, il rapporto tra caregiver e paziente può evolversi nel tempo, poiché la malattia progredisce, creando così nuove sfide e richiedendo nuovi adattamenti. Pertanto, è essenziale che ricevano supporto, sia attraverso gruppi di sostegno che accesso a risorse adeguate; investire nel benessere dei caregiver non solo migliora la loro qualità di vita, ma anche quella dei pazienti.
Articolo a cura del Dott.ssa Prete Giovanna
Laureata in Ricerca Sociale, politiche della sicurezza e criminalità
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