“Lasciate che la libertà regni. Il sole non tramonterà mai su una così gloriosa conquista umana” Nelson Mandela Ognuno di noi nasce con il diritto di essere libero, libero di poter parlare, di poter professare la propria religione, di poter essere se stesso, seguendo la propria natura. Tutto questo però ha avuto un costo molto alto, uomini e donne hanno dato la loro vita in cambio della nostra libertà, se oggi possiamo essere liberi lo dobbiamo soprattutto a coloro che hanno sacrificato la loro esistenza, combattendo battaglie, molto spesso impari, per donarci questo bene prezioso. Ma stiamo veramente usufruendo di questo regalo nel modo più giusto?
Nelson Mandela affermava che “essere liberi non significa rompere le catene ma vivere in modo tale da rispettare e accentuare la libertà dell’altro” ed è proprio questo quello che dovremmo fare ma oggi, l’uomo sfrutta la propria libertà a discapito di tutti gli altri. Oggi è più importante curare i propri interessi invece del bene comune, in quanto viviamo in una società che è tutt’altro che sociale ma si basa su individualismi: chi è più forte va avanti, i deboli restano dietro.
Da quando siamo bambini cresciamo con l’idea che siamo soli a combattere, dobbiamo ritagliarci lo spazio in una società selettiva, competitiva, cruda, nella quale non vi è spazio per i deboli, dove gli altruisti e coloro che aiutano gli altri sono visti come dei “perdi tempo”, in quanto ognuno deve avanzare per conto suo. Tutto questo ci fa crescere con la convinzione che una volta posto un obiettivo tutto è consentito e chiunque si metta sulla nostra strada rappresenta inevitabilmente un ostacolo che ci impedisce il raggiungimento dello scopo.
Molto spesso attivando questa predisposizione mentale finiamo per limitare la libertà degli altri, rendendoci schiavi dei nostri obiettivi. Inoltre molte dinamiche sociali, come la paura del giudizio, giudicare l’altro limitandone la libertà, nascono proprio da nostre limitazioni dettate da movimenti inconsci, ad esempio l’omofobia sembra essere dettata proprio da una omossessualità repressa. Sigmund Freud affermava che “c’è molta meno libertà ed arbitrarietà nella vita psichica di quanto siamo propensi a credere, forse non ce n’è affatto.
Ciò che chiamiamo caso nel mondo esterno può, come è noto, risolversi in leggi; così anche ciò che chiamiamo arbitrarietà nella mente si basa su leggi che solo ora cominciamo oscuramente a sospettare” aggiungendo che “siamo consciamente confusi e inconsciamente controllati”. Il suo punto di vista è dunque scarsamente ottimista relativamente alla capacità dell’uomo di poter disporre di adeguata libertà in quanto quest’ultima è legata all’inconscio, quindi se l’uomo non lavora sulla sua parte più profonda, cercando di rendere conscio ciò che è inconscio, non sarà mai libero. Il lavoro di psicoanalisi però porta proprio alla realizzazione di questo passaggio e quindi al raggiungimento di un movimento legato alla possibilità di scegliere svincolandosi dalle dinamiche inconsce, rendendoci liberi.
È importate quindi domandarci quanto siamo noi liberi di scegliere e soprattutto chiederci quanto ci ritroviamo a subire il giudizio dell’altro, in quanto stiamo subendo le sue autolimitazioni, le quali ricadono su di noi. Pensiamo che la libertà corrisponda solo al poter fare quello che più ci piace, quando ci piace, dove ci piace e con chi ci piace ma intanto dimentichiamo le cose importanti che risiedono dietro a questo grande regalo. La vera libertà è la “Liberta di Scelta” poiché è la scelta a definirci, non sprechiamo ciò che di più caro e prezioso abbiamo, mettiamola a disposizione di tutti, rendiamola ancora più grande e bella di quanto essa sia.
Articolo a cura di Dott. Salito Carmine Psicologo Clinico e della Salute carminesalito95@gmail.com Approfondimenti: “Lasciate che la libertà regni. Il sole non tramonterà mai su una così gloriosa conquista umana.” Nelson Mandela. “Essere liberi non significa rompere le catene ma vivere in modo tale da rispettare e accentuare la libertà dell’altro.” Nelson Mandela. Tratti dal discorso di insediamento presidenziale a Pretoria del 1994.“La psicologia dell'Io” Sigmund Freud.
Comments