Nella vita di tutti i giorni riceviamo continuamente stimoli; tra questi, gli stimoli sensoriali (uditivi, olfattivi, visivi, tattili ecc.), possono evocare in noi dei ricordi appartenenti al nostro vissuto.
Sentire l’odore della pioggia, ascoltare una canzone che non sentivamo da tanto, guardare una fotografia di quando eravamo bambini può risvegliare in noi delle emozioni che sono legate ai ricordi della nostra storia di vita.
La memoria autobiografica è quella parte di memoria che contiene tutte le informazioni riguardanti le nostre esperienze passate, è formata da una combinazione di episodi della nostra vita e informazioni che abbiamo appreso; essa, in un certo senso, rappresenta la nostra identità personale, risponde alla domanda “chi sono?”.
“Attraverso la narrazione l’io scopre sé stesso, si comprende, mette a distanza le cose, fa l’esperienza di sentirsi vivo”
Nelle persone con demenza di Alzheimer, la memoria è generalmente la prima funzione psicologica che viene intaccata, sia quella che riguarda gli eventi del passato presenti nella memoria a lungo termine, sia quella che consente di ricordare le nuove informazioni che vengono apprese. Anche la memoria autobiografica è quindi compromessa, e i pazienti con demenza potrebbero ricordare solo alcune informazioni della propria storia di vita.
L’utilizzo di fotografie come dispositivo per la stimolazione cognitiva può essere utile per stimolare i ricordi della persona con demenza, e in particolare la costruzione di un album di fotografie può aiutare a ricostruire e ripercorrere la propria storia.
L’occorrente per lo svolgimento di questa attività sono chiaramente le fotografie della persona con demenza, un quaderno bianco che diventerà il nostro album e infine colori a matita, pennarelli ed altri eventuali oggetti decorativi.
Prima di iniziare la costruzione dell’album, si possono dividere insieme all’assistito le fotografie per categoria (es. foto della giovinezza, foto con familiari, foto con amici etc.), per evento (compleanno, matrimonio, viaggi etc.) o anche, volendo, seguendo un ordine cronologico.
Nel selezionare le fotografie, si possono porre delle domande al paziente, che lo aiutino a rievocare i ricordi, per esempio “Chi sono le persone presenti in questa fotografia?” “Ti ricordi in che occasione è stata scattata?” “In che luogo ti trovavi?”
Sono importanti tutti gli elementi presenti nella fotografia, magari degli indizi sul contesto in cui è stata scattata (es. a scuola: “Ti piaceva andare a scuola? Ti ricordi dei tuoi compagni?”) , oppure degli animali, o ancora oggetti che si utilizzavano in passato e che ora sono superati (“Che tipo di oggetto è questo? Ti ricordi per cosa si utilizzava?”).
I ricordi sono strettamente legati alle emozioni; ricordiamo meglio eventi che per noi hanno una forte componente emotiva, e allo stesso modo a volte ricordiamo le emozioni legate ad un’esperienza pur non ricordando quest’ultima. È possibile che una fotografia, pur avendo un contenuto di cui il paziente non ricorda molto bene i dettagli, susciti in lui delle emozioni.
È importante quindi porre domande come “che cosa provi guardando questa fotografia?”, o anche lasciare che, una volta incollate le fotografie sull’album, il paziente scelga una parola, una frase, dei colori in particolare o dei piccoli oggetti decorativi (es. nastri, bottoni etc.) da aggiungere alla fotografia. In questo caso si può chiedergli come mai abbia scelto quella parola o quel colore in particolare.
Creare un album della storia di vita della persona con demenza è utile quindi per stimolare la memoria, e in particolare quella autobiografica; per stimolare il linguaggio nella descrizione delle varie fotografie; per stimolare la motricità del paziente nella decorazione con scritte e colori. Infine, un’attività di questo tipo può rappresentare uno spazio sicuro per la persona con demenza (che spesso sperimenta inadeguatezza per non riuscire a ricordare nuove informazioni), e aumentare la sensazione di riappropriarsi della propria identità.
Articolo a cura di Clelia Zambelli Laureanda in Scienze e Tecniche Psicologiche
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