top of page
Lisa Maccarone

I Dislessici - Essere piccoli geni e non "sentirlo"!

"Paradossalmente, un allievo in difficoltà è spesso un bambino brillante. Le sue conoscenze stupiscono chi gli sta intorno. Di fronte a un mondo chiuso e opaco, egli sciorina tesori di immaginazione, di abilità e di intelligenza per innalzarsi al livello dei suoi compagni. Ma i suoi sforzi girano a vuoto. Il successo non arriva mai all'appuntamento. (...) Imparare - come camminare o parlare - è un'attività naturale dell'uomo, una sorta di piacere, rinnovato senza sosta, non esistono degli zucconi innati, dei bambini privi delle capacità di integrare correttamente le conoscenze. Questa affermazione, come una professione di fede, permette di capire le angosce cui devono far fronte i bambini che si trovano in una posizione di insuccesso scolastico. Come i loro compagni, hanno in sé una sorprendente spinta vitale. Ma ad un certo punto della loro vita, sfortunatamente, sono caduti in fondo ad un pozzo. Buttate loro una corda, ci si arrampicheranno. Da soli." Le difficoltà scolastiche (Alfred A. Tomatis). Prefazione di Concetto Campo.


La dislessia è un disturbo specifico dell'apprendimento del quale ci si accorge in età scolare, quando il bambino impara a leggere ma non riesce a farlo in maniera fluente. Paradossalmente, i bambini dislessici hanno un'intelligenza sopra la media nonostante facciano una gran fatica a stare dietro ai loro compagni di classe. Per ottenere una diagnosi di DSA troppo spesso i bambini e le loro famiglie sono costretti ad inoltrarsi per lungo tempo in reparti di neuropsichiatria per poi, quando finalmente arriva la tanto “salvifica” diagnosi, essere inviati a centri di riabilitazione, i quali non riescono a farli sentire meno frustrati della realtà scolastica.

Gli studiosi hanno osservato che nei soggetti affetti da dislessia le regioni neurologiche colpite risultano essere diverse: aree uditive e visive primarie, oltre alle regioni cingolate e frontali le quali sono alla base delle funzioni esecutive. In particolare, recenti studi hanno posto la loro attenzione sul giro di Heschl, situato nell'area deputata all'elaborazioni delle informazioni uditive, osservando che nei soggetti dislessici risulta essere essere molto più sottile causando una minore capacità di elaborazione delle informazioni uditive. Dunque sorge il dubbio che questi bambini in realtà non abbiano difficoltà nella lettura, come si è sempre creduto, perchè non sono in grado di decodificare le lettere e le sillabe ma che siano divenuti tali perchè in età prescolare abbiano avuto problemi nell' “ascoltare” le parole con la conseguenza poi, di non saperle leggere! Se così fosse, ciò che potrebbe aiutare questi piccoli geni è l'educazione all'ascolto attraverso il “Metodo Tomatis”. II metodo Tomatis è una tecnica di stimolazione sonora che ha l'obiettivo di migliorare il funzionamento dell'orecchio con effetti positivi sulla comunicazione verbale, sulla consapevolezza dell'immagine corporea e sul controllo vocale e del movimento. La rieducazione all’ascolto si basa sull'allenamento dei muscoli dell’orecchio, così da andare a correggere le distorsioni. Questo viene eseguito mediante la musica che viene fatta passare attraverso un’apparecchiatura elettronica a frequenze prestabilite dall'operatore formato ad hoc. I filtri acustici, stimolano l’orecchio a divenire più sensibile alle frequenze, permettendo un migliore ascolto delle parole. Questa tecnica se utilizzata già nei bambini della scuola dell'infanzia potrebbe correggere in modo positivo la curva in costante aumento dei bambini dislessici, andando inoltre ad evitare quel vortice che fa sentire il bambino frustrato in ambito scolastico e goffo nella vita. "Ognuno di noi è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido." Albert Einstein. Articolo a cura di Dott.a Lisa Maccarone

Psicologa Clinica e della Salute ed esperta in neuropsicologia dell'adulto e dell'anziano lisamaccarone@yahoo.it Approfondimenti: https://www.tomatis.it/index.php/en/home/dislessia Neuroanatomical precursors of dyslexia identified from pre-reading through to age 11 Kristi A. Clark, Turid Helland, Karsten Specht,Katherine L. Narr, Franklin R. Manis, Arthur W. Toga, and Kenneth Hugdahl;

1 visualizzazione0 commenti

Comments


bottom of page