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La Garden Therapy - Gli effetti benefici sulla salute psicofisica

Dott.a Rosita Falce

Avete mai fatto caso alla sensazione di piacere o benessere che si prova stando in uno spazio aperto, magari sdraiati su un prato, a guardare l’arcobaleno di colori che sprizza dovunque? Vi siete mai domandati perché dopo un picnic in mezzo alla natura o una lunga camminata nel parco vi sentite appagati? Numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia dello stare a contatto con la natura. La vista di un paesaggio

verde è in grado di ridurre il livello di stress e migliorare l’umore della persona; la vita trascorsa all’aperto ha notevoli effetti calmanti e antidepressivi, senza nessun effetto collaterale! La parola chiave in questi casi è: “Garden Therapy”!

Dedicare dei momenti della propria giornata al proprio giardino, assicurarsi che il proprio lavoro nell’orticello stia dando i suoi frutti, curare le proprie piante con passione e con la mente disimpegnata dai “fastidi” della routine quotidiana, può essere un bene.

Tutto ciò infatti può esercitare un’influenza notevole e in positivo sullo stato fisico e mentale della persona. Già nell’antico Egitto era stato scoperto dai medici il potenziale terapeutico dello stare a contatto con la natura; ed è proprio a sostegno di questa constatazione che essi, sin da allora, proponevano ai loro pazienti lunghe passeggiate nei giardini del palazzo del faraone, al fine di alleviare


i dolori che in quel momento abitavano il paziente. Questa credenza venne coltivata e messa in pratica anche dai Taoisti, attraverso la creazione di piccoli luoghi che richiamassero le caratteristiche di un tranquillo paesaggio naturale, perché credevano profondamente nel potere dell’ambiente sulla salute dell’uomo; o ancora, gli stessi monaci dedicavano una parte del loro monastero alla costruzione di grandi spazi verdi dove far rilassare e rigenerare le energie agli ammalati. Insomma, quella che oggi si diffonde come “terapia assistita dalle piante” ha una lunga tradizione. Essa nasce ufficialmente in America con la fondazione dell’American Horticultural Therapy Association (AH


TA) e consiste in una forma di riabilitazione attraverso la natura: si chiede al paziente di impegnarsi in attività di giardinaggio o attività a contatto con la vegetazione, svolte in presenza di un terapeuta esperto che monitora il lavoro indirizzandolo verso obiettivi specifici. L’AHTA sostiene che i maggiori benefici per la salute e per il benessere della persona sono:

  • miglioramento dell’autostima: il prendersi cura di qualcosa ci dà soddisfazione, ci fa sentire utili e appagati;

  • riduzione di depressione, ansia, stress;

  • stimolazione della capacità di risoluzione dei problemi attraverso la necessità di organizzare ad esempio il lavoro da svolgere per creare un orticello (periodo di semina, impianto di irrigazione, periodo di raccolta, ecc);

  • miglioramento delle abilità motorie: maggiore equilibrio, flessibilità, forza, riflessi e agilità;

  • promozione dell’interazione sociale attraverso la condivisione della medesima attività che favorisce la possibilità di scambiarsi idee, consigli, opinioni o esperienze.

Davanti ai riscontri positivi osservati su differenti pazienti nel corso degli anni, sono state realizzate ricerche pi


ù approfondite per valutare gli effetti dell’ortocultura su individui di tutte le età, disabili o anziani con specifiche patologie. Ad esempio a Taiwan, uno studio di Chen all’interno di una residenza sanitaria per anziani, ha evidenziato come i pazienti che partecipavano per diverse ore a settimana ad attività di garden therapy, presentavano riduzioni di sintomi di depressione e solitudine, con netti miglioramenti delle capacità relazionali e del senso di soddisfazione. Altri studi invece hanno dimostrato come il dedicarsi ad attività di giardinaggio riduceva in anziani il rischio di infarto o ictus del 30%, mentre uno studio su pazienti con Alzheimer ha dimostrato un miglioramento dell’umore a seguito di attività nel verde. Il giardinaggio sembra migliorare anche la salute di pazienti con vissuti di malattia (cancro, disturbo post-traumatico da stress, disturbi cardiovascolari) come testimonia Sue Big


gs, direttore generale della Royal Horticultural Society, che ha trovato supporto nel giardinaggio nella lotta al cancro. Nel corso degli anni, a sostegno dei risultati di numerose ricerche effettuate in questa direzione, sono stati realizzati in svariati Paesi gli Healing Gardens all’interno delle strutture sanitarie. Ciò non è altro che la dimostrazione tangibile del fatto che il contatto con piante e ortaggi e la po


ssibilità di prendersene cura migliora il benessere fisico e psicologico della persona. Ognuno di noi dovrebbe sperimentare l’arte del pollice verde: sporcarsi le mani, fotografare colori e assaporare profumi, respirando aria pulita, mettendosi alla prova con qualcosa di nuovo o perfezionando tecniche già acquisite; attendere che il risultato del nostro impegno venga fuori, stimolando sensazioni positive e di sollievo, con la mente libera di viaggiare spensierata, un vantaggio per il corpo e l’umore! Non servono grandi pretese per realizzare il proprio giardino. Un piccolo bonsai nell’ufficio potrebbe farci dimenticare per un istante la stanchezza accumulata durante una intensa settimana lavorativa, o un piccolo vivaio di spezie sul balconcino di casa potrebbe aiutarci a stimolare pensieri positivi, che si sostituiscono a momenti di noia o di apatia, trasportandoci per pochi minuti in un’atmosfera di leggerezza e spensieratezza che, perché no, potrebbe essere sufficiente a svoltarci la giornata!



Articolo a cura della Dott.a Rosita Falce

Psicologa Clinica e Della Salute Per approfondire: Chen e colleghi (2015)Effects of Horticultural Therapy on Psychosocial Health in Older Nursing Home Residents Mather e colleghi (1997)The effect of a walled garden on behavior of individuals with Alzheimer's Www.dionidream.com I benefici del giardinaggio sulla salute


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