Scrivere racconti, poesie e pensieri aiuta a mantenere la mente attiva ma anche a ricordare e ripercorrere i momenti più belli e salienti della propria vita, condividere emozioni e ricordi, socializzare e sentirsi più vicini ai propri cari. Inoltre questo tipo di attività si presta a molteplici scopi, in base alla tipologia di pazienti: dai diari ai racconti condivisi è possibile lavorare sia con il singolo che con il gruppo.
In che modo scrivere migliora le capacità cognitive?
La scrittura è un modo per esprimere la propria creatività, ma rappresenta anche uno strumento dalle grandi potenzialità terapeutiche, utile per ritrovare e mantenere il benessere fisico e psicologico.
Diversi studi hanno messo in evidenza i benefici della scrittura creativa ed espressiva: descrivere le situazioni difficili che si stanno vivendo e raccontare sensazioni e stati d’animo, infatti, può migliorare la consapevolezza delle emozioni negative e aiutare a gestirle più facilmente.
Scrivere i propri pensieri può avere un effetto liberatorio e risultare utile anche in presenza di gravi problematiche di salute. Non solo scrivere aiuta a sfogarsi mettendo su carta i vissuti negativi: anche raccontare esperienze di vita positive è utile e può portare a un miglioramento dello stato di salute generale e del modo in cui ci si approccia o si convive con la patologia.
Scrivere (e in alcuni casi raccontare) rappresenta un’attività molto importante per gli anziani perché li aiuta a contrastare l’isolamento e il decadimento cognitivo, due delle conseguenze negative che possono associarsi all’invecchiamento e che si accentuano nel caso dei pazienti con Alzheimer o altre malattie neurodegenerative. Diverse ricerche hanno evidenziato che scrivere, soprattutto all’interno di un contesto di gruppo, è in grado di:
-migliorare le performance cognitive;
-rinforzare l’identità personale;
-stimolare la vitalità e di conseguenza ridurre gli stati di depressione e di isolamento sociale;-favorire la socializzazione e le relazioni;
Un altro effetto benefico associato alla scrittura ed in generale a questo tipo di compiti riguarda gli effetti positivi della terapia calligrafica nella terza età: scrivere a mano si rivela molto efficace per migliorare la capacità di orientamento, attenzione e calcolo nelle persone anziane con decadimento cognitivo lieve o medio.
Un altro tipo di attività può essere quella di partecipare a gruppi di scrittura e tenere un diario, entrambe attività che possono essere molto benefiche anche per gli anziani con patologie come la demenza e l’Alzheimer, perché contribuiscono a ridurre sintomi come ansia o apatia, stimolano le funzioni cognitive, rappresentano una forma di auto-aiuto per fronteggiare la malattia (anche attraverso la socializzazione e l’interazione sociale che ne consegue).
La scrittura aiuta a far riaffiorare i ricordi, a mantenerli vivi e a dare loro una forma concreta. In più, scrivere a mano favorisce la coordinazione oculo-manuale, cioè la capacità di integrare la percezione visiva e il movimento delle mani.
In conclusione, l’introduzione di laboratori creativi rappresenta un’opportunità unica per migliorare la qualità della vita degli anziani, promuovendo il benessere emotivo, cognitivo e sociale. Pertanto investire tempo e risorse in questo genere di attività è utile per trasformare le giornate degli assistiti in un momento di creatività, condivisione e gioia.
Articolo a cura del Dott. Luca Di Ciancia Laureato in Psicologia Clinica e della Salute
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