Il Morbo di Alzheimer è una delle forme più comuni di Demenza e, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità italiano, esso colpisce circa il 5% delle persone con più di 60 anni. Questo disturbo è caratterizzato da un deterioramento della memoria e delle capacità cognitive, alle quali non si può porre rimedio, ma si può comunque fare qualcosa per rallentarne il peggioramento. Molteplici i fattori che possono, al contrario, velocizzarne il progresso quali il fumo, il diabete, uno stile di vita sedentario e una dieta poco equilibrata. Sembra inverosimile che l’alimentazione possa influenzare la nostra mente a tal punto da rallentare, se non addirittura prevenire, l’insorgenza di determinate malattie neurodegenerative. Ebbene sì, il detto “mens sana in corpore sano” rappresenta perfettamente l’importanza di prendersi cura del proprio corpo per riuscire a prendersi cura anche della propria mente: capiamo meglio come.
Il tessuto cerebrale è molto suscettibile al deterioramento. Lo stress ossidativo (o “squilibrio REDOX”) è una condizione in cui si presentano delle alterazioni dei tessuti, nelle cellule e nelle macromolecole biologiche quando queste sono esposte ad un eccesso di agenti ossidanti. È stato dimostrato che questo tipo di stress, a lungo termine, può mediare la patogenesi e la progressione del declino cognitivo. Gli antiossidanti catturano questi agenti patogeni e li rendono inoffensivi proteggendo, così, il nostro organismo dal loro attacco. Gli alimenti ricchi di antiossidanti sono: la frutta come i kiwi, l'anguria, il melograno e i frutti rossi. Altrettanto possiamo dire per diverse verdure come i pomodori, gli spinaci, i broccoli, i cavolfiori e le carote. Anche il pesce può essere un ottimo alleato del nostro benessere, soprattutto quello azzurro, come per esempio la sardina, lo sgombro e il merluzzo. Infine, l'aglio e la cipolla sono preziosi non solo per il loro alto contenuto di sostanze antiossidanti ma anche perché ci aiutano a proteggere il sistema cardiovascolare e migliorano il funzionamento del fegato.
La vitamina B6 è particolarmente importante per la costituzione delle difese immunitarie, per lo stimolo delle funzioni cerebrali e per prevenire l’invecchiamento. È presente nei legumi, negli spinaci e nelle patate, nella frutta (a eccezione degli agrumi), nel pesce e nelle carni, in particolare quelle bianche.
La vitamina B12 è coinvolta in diversi ruoli, fondamentali per garantire all’organismo il perfetto funzionamento. È altresì fondamentale nella produzione dei globuli rossi e nella formazione del midollo osseo. Inoltre, favorisce la trasformazione dei nutrienti in energia e riduce lo stress aumentando il buonumore. La troviamo in particolar modo in: carne, pesce, fegato, latte e uova.
La funzione principale degli acidi grassi è di tipo calorico, forniscono energia al nostro organismo e, in particolare, ai nostri tessuti. Essi, infatti, partecipano alla costituzione delle membrane cellulari, permettono di mantenere stabili alcuni parametri come la pressione sanguigna, la trigliceridemia e i danni arrecati dall’iperglicemia, proteggendo l’organismo dalle trombosi, dalle embolie e dall’aterosclerosi. Inoltre, supportano la funzione cognitiva e proteggono dalla degenerazione del sistema nervoso. Le principali fonti di acidi grassi sono: i pesci ricchi di omega-3 (merluzzo, pesce spada, sgombro, tonno, aringhe e sardine), e altri alimenti quali frutta secca come arachidi, pistacchi, mandorle e noci e oli quali olio di girasole, di sesamo e di riso.
Come quasi tutti sanno, un’assunzione eccessiva di questo alimento può avere degli effetti collaterali anche gravi, soprattutto se associata a malattie cardiovascolari. Nonostante ciò, dalle ricerche è emerso che un consumo moderato di caffeina, tra le 2 alle 3 tazzine al giorno, può avere degli effetti terapeutici, in quanto si tratta di un neurostimolatore che può aumentare le prestazioni cognitive dell’individuo. La caffeina ha anche delle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.
Effetti benefici dei probiotici risultano nell’azione antinfiammatoria del sistema digerente. Dalle ricerche è emerso che i probiotici, in particolare i Lactobacilli, possono migliorare la plasticità sinaptica, nonché stimolare l’ippocampo con un conseguente aumento della concentrazione. I principali alimenti ricchi di probiotici sono yogurt e formaggi.
Da queste brevi considerazioni si evince che ci sono moltissimi alimenti che hanno degli effetti positivi sul nostro organismo, per questo è consigliato seguire una dieta variegata e ricca, seppur consumando tutto con moderazione. Mettendo a confronto i vari stili di vita ed i vari regimi alimentari del mondo si scopre che la Dieta Mediterranea (insieme alla Dieta Giapponese, molto simile a quella Mediterranea nella composizione alimentare), è quella che più si avvicina all’esempio di stile di vita sano, in quanto composto da tutti gli alimenti precedentemente analizzati.
Questo modello alimentare, ovviamente, non va inteso come una soluzione ai problemi che una malattia così complessa porta con sé. Tuttavia, se si associa ad una costante attività fisica e una riduzione dello stress, può sicuramente essere un ottimo alleato, soprattutto se introdotta in giovane età.
Articolo a cura della dott.ssa Elisa Conte
Laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche
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