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“Lo ricordo io per te”: Musica, memoria ed emozioni che resistono al tempo.
“**Lo ricordo io per te**” di Michele Bravi è una canzone che unisce musica e psicologia per raccontare l’amore che resiste alla perdita della memoria. Ispirata ai nonni dell’artista, celebra il potere delle emozioni e della cura: anche quando la mente dimentica, il cuore ricorda. La musica diventa così uno strumento di connessione e memoria condivisa.

Dott. Domenico Santeramo
13 ore faTempo di lettura: 4 min


Realtà virtuale e intelligenza artificiale: tecnologie immersive e gamification nella stimolazione cognitiva dell’anziano con demenza
Negli ultimi anni, tecnologie come realtà virtuale, giochi digitali e intelligenza artificiale stanno trasformando la stimolazione cognitiva per gli anziani con demenza. Questi strumenti, combinando personalizzazione, motivazione ed emozione, offrono nuove possibilità terapeutiche capaci di sostenere la memoria, l’attenzione e il benessere emotivo, senza mai sostituire il valore insostituibile della relazione umana.
Dott.ssa Sara Serino
13 ottTempo di lettura: 3 min


“STILL ALICE: il cinema racconta l’Alzheimer”
La memoria è la nostra bussola: ci orienta, custodisce ciò che siamo e ci lega agli altri. “Still Alice” racconta con sensibilità la perdita di questa bussola, mostrando non solo la fragilità della mente, ma anche la forza dell’amore e della dignità umana. È un film che invita a guardare oltre la malattia e a riconoscere, in ogni persona, la bellezza che resiste al tempo e all’oblio.
Dott.ssa Francesca Grimani
6 ottTempo di lettura: 3 min


Doll Therapy: la bambola che cura
La Doll Therapy, conosciuta anche come terapia della bambola, è un intervento non farmacologico utilizzato principalmente nel trattamento delle demenze, come la malattia di Alzheimer. Questo approccio consiste nell’affidare al paziente una bambola, incoraggiando la creazione di un legame affettivo e di accudimento.
Dott.ssa Elena Cornacchiulo
29 setTempo di lettura: 3 min


L’arte che cura: L’arte visiva come strumento terapeutico nelle patologie neurocognitive
L'arte visiva in contesto terapeutico stimola le funzioni cognitive (attenzione, memoria, percezione) e il benessere emotivo, migliorando umore, socializzazione e riducendo ansia e depressione. Utilizzata in pazienti con disturbi neurocognitivi, promuove la neuroplasticità e rallenta il declino cognitivo. Le attività artistiche potenziano memoria, motricità fine e comunicazione, con effetti positivi anche sulla qualità della vita, integrando le terapie mediche.
Dott.ssa Alessia Perrone
22 setTempo di lettura: 2 min


Centri diurni e demenze: promuovere socialità, stimolo cognitivo e supporto familiare
La gestione delle demenze rappresenta una sfida quotidiana sia per le persone colpite sia per i loro caregiver. In questo contesto, i centri diurni si configurano come interventi di supporto multidimensionale, offrendo non solo assistenza, ma anche opportunità di socializzazione, stimolazione cognitiva e sostegno psicosociale (NIH, 2024).
Dott.ssa Letizia Vitale
15 setTempo di lettura: 2 min


La danza – intervento per le persone con demenza
La danza è un’attività benefica per le persone con demenza, migliorando motricità, funzioni cognitive, e benessere psicologico. Stimola l'equilibrio, la memoria e riduce ansia e depressione. Per un intervento efficace, è cruciale adattare il tipo di danza, la durata e l’ambiente alle esigenze dei partecipanti. Sessioni settimanali o bisettimanali, condotte da professionisti, favoriscono miglioramenti significativi nella qualità della vita e nelle capacità motorie e cognitive.
Dott.a Federica Calasso
8 setTempo di lettura: 3 min


Quando la memoria cambia: Le emozioni del partner di una persona con demenza
Quando la demenza entra nella vita di una coppia, l’esperienza non riguarda solo la persona con diagnosi: investe l’intero sistema diadico. Cambiano identità, ruoli, intimità e routine; emergono emozioni intense e spesso ambivalenti, che richiedono nuove modalità di coping condivise.

Dott. Domenico Santeramo
25 agoTempo di lettura: 4 min


ALZHEIMER: PREVENZIONE E STRATEGIE NON FARMACOLOGICHe
La malattia di Alzheimer rappresenta oggi una delle principali sfide per la medicina e la sanità pubblica. Secondo le stime più recenti, nel mondo vivono circa 24 milioni di persone affette da questa forma di demenza, con proiezioni che parlano di oltre 60 milioni di casi entro il 2040. Si tratta dunque di una vera e propria emergenza globale, con rilevanti conseguenze sia cliniche che socio-economiche.
Cura Del Tempo
19 agoTempo di lettura: 3 min


L’umorismo come cura emotiva
L’umorismo, in psicologia, è una strategia di coping utile per affrontare lo stress. Favorisce benessere fisico e mentale, migliorando umore e riducendo il cortisolo. Studi dimostrano che è efficace anche nella cura della demenza e nel supporto ai caregiver, riducendo ansia e depressione. Gli stili di umorismo più utili sono quello affiliativo e autorinforzativo. È importante evitare l’umorismo offensivo, scegliendo sempre un approccio rispettoso e empatico.
Dott.ssa Letizia Vitale
21 lugTempo di lettura: 3 min


Alzheimer e alimentazione: quando anche un pasto diventa un peso per chi si prende cura.
Prendersi cura di chi soffre di Alzheimer comporta anche sfide legate all’alimentazione, spesso sottovalutate. Uno studio brasiliano mostra che difficoltà come disfagia e rifiuto del cibo aumentano lo stress del caregiver, a prescindere dall’esperienza. Formazione, supporto emotivo e strategie pratiche sono fondamentali per tutelare sia il paziente sia chi se ne prende cura. Ogni pasto può essere un gesto d’amore, ma anche un momento di fragilità.
Dott.a Federica Calasso
14 lugTempo di lettura: 2 min


Pseudodemenza depressiva - l'errore della diagnosi
La pseudodemenza depressiva è una condizione reversibile che imita i sintomi della demenza, ma è causata principalmente dalla depressione maggiore. Spesso viene confusa con l’Alzheimer, portando a diagnosi errate. Una valutazione multidisciplinare e l’uso di esami strumentali sono fondamentali per una corretta diagnosi e un trattamento efficace.

Dott. Gabriele Scuccimarra
7 lugTempo di lettura: 2 min


DEMENZA A CORPI DI LEWY: UN'ANALISI APPROFONDITA CON RIFERIMENTO AL CASO DI ROBIN WILLIAMS
Il caso di Robin Williams ha avuto un impatto profondo sulla conoscenza della Demenza a Corpi di Lewy, ossia una malattia neurodegenerativa progressiva, che rappresenta la seconda causa più comune di demenza dopo l'Alzheimer.
Cura Del Tempo
14 aprTempo di lettura: 3 min


L’ EFFETTO MOZART NEI PAZIENTI CON MORBO DI PARKINSON
Esiste un rapporto profondo tra arte e movimento, coinvolgendo la danza, la pittura, la musica e persino le neuroscienze.
Dott.a Kelly Fasolino
7 aprTempo di lettura: 2 min


RICONOSCIMENTO DELLA DISABILITA’: PRATICHE E AGEVOLAZIONI
Affrontare una malattia grave richiede anche una particolare attenzione sulle pratiche amministrative che possono agevolare la persona.

Dott.a Antonella Metushi
31 marTempo di lettura: 3 min


Un mondo senza tempo: l'esperienza dei pazienti con Alzheimer
Comprendere come i pazienti con Alzheimer percepiscono il tempo è fondamentale per migliorare la comunicazione e la cura.
Clelia Zambelli
24 marTempo di lettura: 3 min


DALL’EUROPA: NOVITA’ SUL TERZO SETTORE
“la Commissione Europea ha dato il via libera alle norme fiscali in favore del Terzo Settore”
Gianluca Marrone
17 marTempo di lettura: 2 min


Il bilinguismo e riserva cognitiva – Parlare più lingue ci protegge dalle demenze?
La riserva cognitiva è la capacità del cervello di adattarsi e di compensare i cambiamenti che si sviluppano dopo gravi lesioni
Dott.ssa Sara Muselli
10 marTempo di lettura: 4 min


Depressione e deterioramento Cognitivo - Relazione e comorbilità
La depressione e la demenza costituiscono le sindromi psichiatriche e neurologiche più frequenti nella popolazione anziana.

Michela Blefari
4 marTempo di lettura: 3 min


Il peso del caregiver: cos’è e come contrastarlo con la terapia ACT
Con l’aumento dell’aspettativa di vita, l’età media della popolazione cresce di conseguenza. Per questo motivo, prendersi cura degli anziani

Dott.a Elisa Conte
24 febTempo di lettura: 4 min
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