Molte ricerche scientifiche si sono occupate di indagare nello specifico non solo il deterioramento cognitivo nella malattia di Alzheimer ma anche la presenza di funzioni motorie deficitarie. In particolare, sono stati registrati importanti disturbi nella motricità fine.
Molti studi hanno rilevato maggiori problematiche nella coordinazione dinamica generale che si esprime nel movimento globale del corpo. È stato osservato che condurre uno stile di vita sedentario e l’apatia, cioè la perdita di motivazione e di traguardi comportamentali e fisici (Marin, 1991), facilitano il declino non solo psichico ma anche fisico.
Che cos’è la motricità fine?
La motricità fine è un’abilità importante che si riferisce alla capacità di riuscire a coordinare i movimenti della mano e delle dita tramite l’esecuzione di varie attività complesse, tra cui esplorare e manipolare alcuni oggetti.
Per via dell’importanza della medesima abilità, essenziale è lo svolgimento di varie attività di stimolazione che possano allenare la motricità fine per i soggetti che presentano patologie neurodegenerative come l’Alzheimer. Un’attività proposta è il “mosaico”.
Il mosaico è un’attività decorativa di tipo pittorica caratterizzata dall’accostamento di tasselli colorati a un elemento figurativo. In questa proposta il soggetto ha più libertà poiché si lavora su un disegno semplice (un cuore, una stella, un frutto etc) senza prospettive, privo della griglia su cui costruire il mosaico. Il disegno può essere colorato con tessere senza rispettare un criterio appropriato, rispettando la libertà personale e la creatività.
I materiali utilizzati sono:
Fogli con disegni semplici (ad esempio un cuore, una mela etc);
Cartoncini colorati per creare le tessere;
Recipienti o piatti;
Forbici;
Colla a stick.
I passaggi da seguire per realizzare l’attività sono:
Creare le tessere tagliando dei cartoncini di diverso colore in piccoli quadrati e distribuirli in un piatto o in un recipiente;
Suddividere le tessere in recipienti in base al loro colore;
Distribuire sul tavolo i recipienti e la colla a stick;
Mostrare i disegni e far scegliere al soggetto quello che preferisce;
Mostrare come realizzare il mosaico.
Esempio:
Il tempo di esecuzione della medesima attività di stimolazione richiede circa trenta minuti. Il soggetto seguendo le indicazioni illustrate potrà “colorare” con le tessere il disegno stimolando anche la creatività personale. Infatti, l’attività illustrata stimola:
La motricità fine oculo-manuale, coordinando la vista con il tatto nello svolgimento del compito;
L’attenzione sostenuta e la capacità di riuscire a risolvere i problemi;
La creatività.
Le attività creative offrono l’opportunità di esprimere liberamente emozioni e ricordi e di poter comunicare a livello non verbale andando oltre le parole. Garantiscono, infatti, l’espressione di emozioni positive e contribuiscono alla riduzione di frustrazione e ansia, favorendo la creazione di un ambiente sereno.
Questa attività plastico-pittorica è adatta a chiunque presenti una malattia neurodegenerativa come la demenza e l’Alzheimer e può essere anche svolta sia individualmente sia in piccoli gruppi. Infine, oltre a garantire un benessere emotivo, la creazione artistica permette alle persone con l’Alzheimer di migliorare e aumentare la propria autostima.
Articolo a cura del Dott. Alessia Algieri Laureata in Psicologia Clinica
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