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IL RAPPORTO TRA SERVIZI E FAMIGLIE: aiutare insieme

Immagine del redattore: Dott.a Antonella MetushiDott.a Antonella Metushi


Le demenze richiedono interventi non solo sul piano medico, ma anche sul piano assistenziale e sociale; esse sono patologie neurodegenerative che portano ad uno stato di non autosufficienza, proprio perché vanno a diminuire le capacità cognitive e nelle forme più gravi compromettono anche le abilità fisiche. Nella prima fase di conoscenza della malattia, la famiglia della persona con demenza può incombere in uno stato confusionale. Sono importanti i primi contatti anche con i servizi sociali, proprio per identificare il bisogno e orientare sia la persona con demenza che i suoi familiari a definire un Piano Assistenziale Individualizzato (PAI). Nel piano si evidenziano la valutazione clinica, assistenziale, sociale, psicologica e linguistico-comunicativa; queste valutazioni vengono condivise con i familiari o con il caregiver in modo da assicurare una funzione di empowerment.

L’ attivazione di una rete sociale sia formale che informale permette di avere una visione completa della relazione d’aiuto che fornisce così le basi per procedere al potenziamento dell’azione sociale e garantire che le persone possano vivere con dignità e supporto adeguato.

Parlando di rete sociale distinguiamo:

-rete formale: importante per coinvolgere enti, organizzazioni e professionisti.

-rete informale: è il supporto che si forma in modo naturale nella maggior parte dei casi, con persone vicine al singolo che siano familiari, vicini di casa e amici.

Il problema si pone quando sussiste la mancanza di coinvolgimento di una delle due reti sopra citate; se il supporto o l’azione risulta insufficiente, è bene integrare altre persone, enti, servizi e professionisti presenti nel territorio.

Il rapporto tra servizi e famiglie deve essere inteso come una vera e propria alleanza, in cui ogni parte gioca un ruolo cruciale per garantire il benessere delle persone affette da demenza. La collaborazione tra i servizi medici, assistenziali e sociali, unita al supporto delle reti formali e informali, rappresenta la chiave per affrontare le sfide poste da queste patologie complesse.

È fondamentale che le famiglie non si sentano sole nel loro percorso, ma che possano contare su una rete di supporto capace di orientarle e assisterle in ogni fase della malattia. Allo stesso tempo, è importante diffondere la consapevolezza che i servizi sociali sono accessibili a tutti, indipendentemente dalla situazione economica, e che essi offrono un aiuto prezioso che va oltre il semplice supporto finanziario.

Solo attraverso un impegno congiunto e un approccio integrato possiamo assicurare che le persone con demenza e i loro caregiver ricevano l'assistenza e il rispetto che meritano, permettendo loro di vivere con dignità e qualità della vita. La costruzione di una rete solida e ben coordinata non solo migliora le condizioni di vita dei malati, ma rafforza anche il tessuto sociale della nostra comunità, creando un ambiente più inclusivo e solidale per tutti.

 

 

Articolo a cura della Dott.ssa Antonella Metushi

Laureata in Servizio Sociale.

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