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Dott.a Valentina Urso

La perdita del linguaggio nella demenza di Alzheimer - 4 consigli per mantenersi in allenamento


Il linguaggio è quel complesso sistema di comunicazione, composto da suoni, gesti e simboli, utilizzato da due o più individui di una specie (Treccani). Nella fattispecie, il linguaggio tra gli esseri umani richiede l’indispensabile presenza di un parlante, che intende veicolare un messaggio, e l’ascoltatore, il destinatario del messaggio. Il linguaggio, affinché sia considerato tale, deve necessariamente possedere quattro caratteristiche : Messaggio: ovvero il significato trasmesso da un’espressione. Vincoli fisici: cioè un insieme di regole da seguire per utilizzare le parole e per comporre frasi di senso compiuto. Mezzo: con questo termine si fa riferimento alla forma utilizzata per veicolare un messaggio. Un messaggio può essere parlato, scritto o gestuale. Vincoli sociali: quell’insieme di regole sociali per la cooperazione sociale che regolano cosa può essere detto e come deve essere detto in base al contesto. (Revlin) Il linguaggio permette di connetterci gli uni con gli altri, la comunicazione è il mezzo mediante il quale entriamo in relazione con l’Altro. Eventi nefasti come traumi, ictus, oppure l’insorgenza di malattie degenerative a livello cerebrale come le demenze inficiano tragicamente la capacità di comunicazione nelle persone. Ciò che prima veniva comunicato in modo fluido e spontaneo, a seguito dell’insorgenza della malattia, diventa un ostacolo insormontabile. Nell’ambito delle demenze le difficoltà che si incontrano nel linguaggio hanno spesso manifestazioni eterogenee, c’è chi ha difficoltà a comporre le frasi, chi ha difficoltà nel riconoscere gli oggetti o i volti delle persone, chi ha difficoltà nel comprendere il linguaggio parlato. La diversità delle problematiche riscontrate negli individui dipende dalle zone colpite dal danno o dalla degenerazione.

Oltre al consiglio di recarsi da un esperto qualora ci fosse un incidente o il sospetto di insorgenza di qualche demenza è necessario allenare il più possibile il cervello per preservare e potenziare le abilità residue. Alcuni consigli sono: - arricchire e allenare il proprio vocabolario mediante degli esercizi scritti (es. cruciverba), oppure utilizzando una rubrica nella quale riportare la definizione delle parole. -leggere frequentemente delle notizie sui media e chiedere a qualcuno di commentarle insieme. Questo è un esercizio che oltre ad allenare la capacità di lettura permette anche di stimolare l’espressione del pensiero critico. -Stimolare le capacità di linguaggio mediante l’ascolto di musica, oltre ad essere un’attività in grado di allenare l’abilità comunicativa, favorisce il rilassamento -sfrutta la tecnologia! Attraverso i dispositivi tecnologici si può allenare il linguaggio creando associazioni tra suoni-parole o immagini-parole.

Questi quattro consigli possono essere delle valide strategie per allenare il linguaggio, tuttavia è bene consultare dei professionisti al fine di strutturare dei trattamenti ad persona. Qui alla Cura del Tempo, mediante la terapia di stimolazione cognitiva, andiamo ad allenare il linguaggio strutturando un intervento equilibrato, che tenga in considerazione i punti di forza e i punti di debolezza della persona.

Articolo a cura della Dott.a Valentina Urso Psicologa Clinica e della Salute


Riferimenti bibliografici https://www.treccani.it/vocabolario/linguaggio/ Revlin R, (2014), Psicologia Cognitiva. Zanichelli. Bologna. https://novilunio.net/comunicazione-e-demenza/

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